Le valli dell’Ossola: immenso e vitale ecomuseo

La provincia del VCO che si estende dal Lago Maggiore ai contrafforti alpini del massiccio del Monte Rosa con i suoi 4.637 m d’altezza è un territorio molto vasto che presenta una grande varietà di paesaggi e di ambienti naturali. In quest’area sono presenti infatti numerosi Parchi e Riserve Naturali come il Parco Nazionale della ValGrande e il Parco Naturale Veglia Devero. E’ una terra di laghi e di montagne in cui si alternano paesaggi aperti a ripide pareti rocciose, boschi, orridi, laghi naturali e bacini artificiali. La Val d’Ossola è l’ossatura principale, percorsa dal fiume Toce, e costituita a sua volta da sette valli laterali, ognuna diversa dalle altre, ma tutte di grande interesse naturalistico, storico e artistico: la Valle Anzasca con l’imponente parete del Monte Rosa, la Valle Antrona selvaggia e ricca di tradizioni, la Valle Bognanco famosa per le sue preziose acque, la Valle Divedro legata alla storia del Passo del Sempione, le Valli Antigorio e Formazza regno dell’escursionismo nelle alpi Lepontine, la Valle Isorno nascosta e sconosciuta, la Vigezzo valle dei pittori e degli spazzacamini.
Sono valli da scoprire, poco frequentate dal turismo di massa, autentiche, ricche di testimonianze dell’antico passato, di storia e di natura selvaggia. Come tutte le valli montane, anche le valli ossolane hanno subito un grande spopolamento. Pochi sono ora coloro che portano avanti il lavoro nei campi, l’allevamento, la pastorizia, ma malgrado ciò la tradizione è ancora molto viva ed è ancora possibile scoprire gli antichi insediamenti, testimonianza di come l’uomo ha dovuto lottare per trarre dalla natura la sua fonte di sostentamento. Oggi stanno nascendo nuove forme di economia che sostengono la presenza umana sul territorio mediante la valorizzazione delle attività agricole e artigianali, le quali forniscono prodotti in quantità limitata ma di grande qualità e legati alla tradizione.